Come funziona l’allattamento del bambino nel caso in cui la madre non possa o non voglia nutrirlo con il latte materno e debba procedere con l’allattamento artificiale?

Nonostante l’allattamento con latte materno sia molto importante, ci sono dei casi particolari in cui è necessario ricorrere alla formula lattea per lattanti, È chiamata comunemente latte artificiale proprio perché prodotta industrialmente.

Si tratta di un prodotto disponibile in commercio in forma liquida o in polvere, le cui quantità, dosi e numero di poppate, cambiano in base alle settimane del neonato.

Il funzionamento del latte artificiale è piuttosto basilare: dal momento in cui si rende necessaria la sostituzione, nel senso che la madre non può nutrire il piccolo con il latte naturale per varie ragioni, il pediatra suggerirà quale marca e tipologia di latte artificiale acquistare, in base allo sviluppo del piccolo e alle settimane di vita, suggerendo anche le giuste dosi quantitative.

Come si prepara il biberon con il latte in polvere?

Per evitare rischi alla salute del bambino è importante conoscere la modalità corretta di preparazione del latte in polvere, tenendo conto che si tratta di un prodotto ad alto rischio di contaminazione se mal conservato e preparato senza le necessarie norme igieniche.

Come abbiamo accennato prima, per preparare correttamente un latte in polvere è in primis necessario far bollire l’acqua in cui si andrà a sciogliere la polvere (meglio usare quella in bottiglia), successivamente si può unire la polvere nell’acqua non appena quest’ultima raggiunge i 70° gradi.

È consigliabile rispettare queste temperature, e non sciogliere la polvere a temperature più elevate, per evitare la perdita delle sostanze nutrienti nel prodotto (è bene evitare anche di sciogliere la polvere a temperature inferiori, perché ne verrebbe meno la sicurezza igienico-sanitaria).

La preparazione del latte in polvere deve inoltre avvenire tramite l’uso di contenitori e biberon accuratamente igienizzati, facendo attenzione a lavarsi accuratamente le mani prima di iniziare la preparazione.

Dopo la poppata gli stessi contenitori devono essere puliti bene, eliminando qualsiasi eventuale rimanenza di latte.

Come preparare il biberon se siamo via?

Quando si è fuori casa l’attenzione all’igiene deve essere triplicata, in questo caso è consigliabile portare con sé solo la quantità necessaria di latte adatta a nutrire il piccolo esclusivamente per quella poppata, utilizzando un contenitore pulito e asciutto.

È necessario portare l’acqua precedentemente bollita all’interno di un thermos, che riesca a mantenere la temperatura a 70°.

Il biberon deve essere vuoto, adeguatamente sterilizzato con tettarelle e cappuccio.

Ogni quanto dare il latte artificale?

Quante poppate di latte dovrebbe fare il bambino e quali dovrebbero essere le dosi?

Ecco lo schema classico messo a disposizione dall’OMS:

In linea generale è sempre necessario seguire le indicazioni terapeutiche del pediatra, ma esiste comunque uno schema approssimativo che può aiutare a farsi un’idea al riguardo sulle dosi necessarie all’alimentazione del bambino nei primi mesi di vita.

Lo schema classico prevede infatti che fino al terzo mese del piccolo è necessario effettuare almeno sei/sette poppate al giorno, circa ogni tre ore e mezzo.

Intorno al quarto mese si può passare a cinque poppate ogni quattro ore, in modo da ridurre poi a quattro dopo il quinto/sesto mese di vita.

L’allattamento artificiale può seguire comunque un andamento a richiesta, da parte del bambino, proprio come per l’allattamento al seno.

Quali sono le quantità consigliate per ogni poppata?

Anche per questa risposta è necessario fare riferimento al consiglio del pediatra, anche se in linea generale è possibile dare una stima approssimativa di quelle che dovrebbero essere le dosi consigliate: per capire quanto dovrebbe mangiare un bambino si dovrebbe dividere per 10 il peso del piccolo in grammi, per poi aggiungere 250 al risultato ottenuto.

Durante la prima settimana di vita si inizia in genere con 10 ml di latte per pasto, aumentando la dose di 10 ml al giorno fino ad arrivare alla quantità di 70-80 ml di latte dopo circa una settimana di vita del piccolo.

Le quantità naturalmente cambiano con il passare delle settimane: nel primo mese, ovvero dopo la prima settimana, in linea generale ci si mantiene sui 100 ml a pasto; poi si aumenta progressivamente con circa 120 ml a pasto dopo il secondo mese e si giunge ad aumentare sui 150 nel terzo e quarto mese.

A partire dal quinto e sesto mese si arriva alla dose di 200-250 ml di latte a pasto.

In ogni caso è necessario fare riferimento al consiglio del pediatra, ogni bambino è unico!

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